Note
Varietà della Puglia che domina i grandi rossi della penisola salentina e del Sud. Vitigno a bacca nera di origini incerte, si pensa sia stato introdotto dai greci nella zona Ionica. Il suo nome deriva dal termine dialettale "niuru maru", per il caratteristico colore nero dell'acino e il sapore tipicamente amarognolo del vino che se ne ricava. E' molto diffuso in Puglia, in particolare nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto.
Caratteri Ampelografici
Grappolo medio, di forma tronco-conica, corto e serrato, raramente con un'ala; acino medio-grande, più o meno ovale, con buccia pruinosa, spessa e consistente, di colore nero-violaceo.
Attitudini colturali
Predilige terreni calcareo-argillosi, ma si adatta bene anche ad altri tipi di terreni e a climi caldi e aridi. Viene allevato prevalentemente ad alberello e a tendone, con potatura lunga o corta. In genere resiste bene a tutte le malattie tranne alla Botritis che si manifesta soprattutto negli autunni piovosi.
Produzione e vendemmia
La produzione è abbondante e costante in qualsiasi forma di allevamento. La maturazione arriva durante la terza decade di Settembre e la prima decade di Ottobre.
Caratteristiche del vino
Il vino è di colore rosso e pieno, ricco di corpo, alcolico, con un caratteristico gradevole sapore erbaceo, armonico, pieno di gran classe. Costituisce anche la base dei migliori vini rosati salentini.
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